Ce.di.flor
Nel momento di presentare questo testo al pubblico italiano, desidero soffermarmi sulla felice coincidenza di come sono venuta a conoscenza dell'Ho'oponopono.
Anni fa, durante uno dei frequenti viaggi presso la Oneness University nel sud dell'India, mi sono ritrovata a contatto - come sempre accade laggiù - con ricercatori spirituali provenienti da ogni parte del mondo. Nelle pause che con delicatezza si inserivano tra meditazioni e lezioni in aula, ascoltavo amici stranieri che nominavano questa parola "strana" immettendo quest'altra: Mi dispiace, perdonami, grazie, ti amo.
E così, in particolare con coloro con cui avevo più intimità, cominciai a chiedere cosa mai significasse sia questa parola che questa ripetizione.
Fui allora messa a conoscenza di un procedimento, un'antica tecnica Hawaiana rivolta fondamentalmente alla cancellazione di vecchie memorie, cariche emozionali negative che bloccano la nostra evoluzione, ripulendo le nostre relazioni con le persone che incontriamo nel percorso della nostra vita, un antichissimo sistema di guarigione e tanto altro.
Ne parlavano entusiasti e mi dicevano è facile, se leggi qualcosa su questo argomento te ne innamorerai e poi quanto questo percorso fosse in linea con quello intrapreso in India.
Al ritorno, nel riprendere i consueti ritmi ed anche perché la memoria va e viene non pensai più all'Ho'oponopono.
Ma alcuni anni fa, in occasione di uno dei vari incontri all'estero con gli amici Floriterapeuti mi ritrovai in compagnia di Lili Bosnic, compagna del nostro carissimo Eduardo Grecco, che oltre a occuparsi di Floriterapia mi disse che aveva rivolto molto del suo tempo a questa tecnica.
Così mi tornò alla mente quel "Mi dispiace, perdonami, grazie, ti amo" e quel momento fu veramente felice. Da una parte il mondo della spiritualità indiana con le mie frequentazioni, che con affetto Eduardo Grecco ha accolto dentro di sé - dedicandogli anche uno dei suoi libri - terra indiana dove per la prima volta sentii nominare l'Ho'oponopono e dall'altra ritrovare una cara amica e collega, legata al nostro Eduardo, che teneva seminari su quest'argomento lungo alcuni stati del sud america ed in spagna.
Floriterapia, India e Ho'oponopono si intrecciavano e avrei capito presto perché…bastò leggere qualcosa.
Edward Bach ha sempre avuto, e lo vediamo spesso ripetuto nei suoi scritti, un intimo dialogo interiore con il Divino e senza dubbio la sua Floriterapia ha mantenuto fortemente questa impronta.
Anche le modalità dell'Ho'oponopono inducono progressivamente chi decide di praticarlo a rivolgere sempre di più la propria persona ad un Essere Superiore, al Creatore o comunque come vogliamo chiamarlo.
In questo periodo storico come non mai siamo testimoni di un'ondata di rinascita che ancora una volta trova le sue radici nell'antica saggezza indiana. In genere tutti i percorsi spirituali "veri" pur con linguaggi diversi alla fin fine esprimono gli stessi concetti e conducono ad un'unica Via. Spero che di questo molti possano fare tesoro.
Ringrazio le amiche Donata e Gioia per il loro contributo sia alla parte grafica che alla traduzione, Aldo per il paziente lavoro di impaginazione e stampa del testo, e Diego, mio marito, che in tutti questi anni ha svolto un importante ruolo nella revisione dei libri fin ora pubblicati. Un grazie infine a tutti coloro che negli anni hanno esternato il loro apprezzamento per le nostre pubblicazioni.
Angela Cavalcanti
Aprile 2014
Pulisci, cancella, cancella e trova il tuo paradiso.
Dove? Dentro te stesso.
Morrnah Nalamaku Simeona, Kahuna Lapa'au
La prima volta che si sente il termine ho'oponopono si rimane sorpresi. Hopo che?, si è soliti chiedere.
Fino a qualche anno fa, solo poche persone avevano idea del suo significato. Ma tale riscontro è velocemente cambiato, ed oggi possiamo affermare che questa ancestrale conoscenza arriva ogni giorno a sempre più persone pronte ad aprirsi alla sua profonda saggezza.
Etimologicamente, nella lingua hawaiana Ho'o significa "causa" e ponopono "perfezione". Generalmente si traduce con "correggere un errore", o "fare la cosa corretta".
Le sue origini risalgono a 5000 anni fa. Ho'oponopono è un sistema di guarigione fisico, mentale, emozionale e spirituale praticato dalla cultura Kahuna delle Hawaii.
Questa tecnica è stata aggiornata e modificata in un processo di guarigione talmente integrato che ci avvicina ai miracoli. Nella sua struttura convergono psicologia, fisica quantica, filosofia e mistica, unite in una forma così perfetta, che non solo ci permette di guarire, ma anche di avanzare saldamente per la vita.
Morrnah Nalamaku Simeona, riconosciuta come un tesoro vivente delle Hawaii, nel 1983 attraverso un suo lavoro rese attuale questa tecnica che oggi si conosce come "Ho'oponopono aggiornato" o, più correttamente, "Sistema di auto identità attraverso l'Ho'oponopono".
Lei diffuse l' "Ho'oponopono aggiornato" nel mondo, portandolo a conoscenza di medici, scuole ed università. Andò poi presso l'Organizzazione Mondiale della Sanità ed alle Nazioni Unite.
Morrnah era una nativa Kahuna Lapa'au hawaiana. Kahuna significa "colui che mantiene il segreto" e Lapa'au "specialista in guarigione". Per il popolo hawaiano la parola kahuna viene riferita a un maestro spirituale guaritore.
Di base, la filosofia kahuna ci dice che gli esseri umani vivono ripetendo sistematicamente "pensieri tossici", "modelli mentali", "emozioni", ecc. - che chiamiamo "memorie" -, e questi provengono dai nostri antenati, dalle vite passate e da tutto quello che si accumula durante le prime esperienze dell'infanzia e nel corso del successivo sviluppo della nostra vita.
Tale insieme di informazioni dev'essere "cancellato" per poter essere poi realmente "noi stessi" (auto identità) e smettere di generare quei "problemi" che incontriamo giorno dopo giorno (concreando la nostra realtà in maniera incosciente).
L' Ho'oponopono, quindi, si pratica per ripulire ed eliminare queste memorie, così come per liberare i vincoli karmici che ci coinvolgono con altre persone, e ristabilire in tal modo l'equilibrio e l'armonia della personalità.
Recuperare la nostra auto identità implica l'essere liberi dalle memorie, in uno stato di "vuoto" come dicono i buddisti, o stato zero secondo l'Ho'oponopono.
Ed è in questo stato di vuoto che riusciamo a connetterci direttamente con la divinità che ci ha creato, e che quindi ci guiderà attraverso le ispirazioni, attirando verso di noi tutto ciò che è perfetto e corretto.
L'efficacia di questo metodo di guarigione permette di ottenere risultati incredibili e straordinari, con l'unica condizione che venga applicato sempre, più che si possa. E' importante sottolineare che la chiave di tale processo è la capacità trasformatrice della gratitudine, del perdono, e dell'assumersi al cento per cento la responsabilità di tutto quello che succede nella nostra vita.
Un altro aspetto importante è riconoscere l'esistenza di una Divinità (Dio, Intelligenza Divina, Coscienza Cosmica o come preferiamo chiamarla), la cui saggezza e potere sono molto superiori alle nostre, e che ci ama incondizionatamente.
Dobbiamo essere disposti a lasciare tutto in mano a questa Divinità perché possa sanare i nostri ricordi, sentimenti, credenze, perché possa sanare la radice stessa di tutte quelle esperienze non desiderate o dolorose che abbiamo, e perché a sua volta possa alleviare gli altri.
Ho conosciuto l'Ho'oponopono oltre cinque anni fa, e questa cosa ha creato un forte impatto sulla mia vita. Mi ha permesso di comprendere aspetti dei miei pazienti (e in genere delle persone) che la mia formazione di psicoterapeuta non poteva darmi, come anche di lavorare nella mia interiorità, perché, come dice il dottor Ihaleakala Hew Len, "la pace comincia con me stesso".
Per questo vi invito ad immergervi nell'affascinante lettura di questo testo a cui oggi ho il piacere di fare il prologo.
L'Ho'oponopono è in sé inesauribile, ma credo che con i concetti qua sviluppati sarò stato in grado di risvegliare nei lettori sufficiente interesse nel desiderare di conoscere di più su questo meraviglioso sistema, che la mia cara amica Lili Bosnic mette alla portata di tutti.
In particolare voglio mettere in evidenza l'importanza di avere un nuovo testo su questo tema, che è sempre benvenuto, data la scarsità di letteratura attualmente riferita all'Ho'oponopono. Il libro inoltre ha l'impronta della sua autrice, la sua particolare maniera di mostrarci i segreti di questa arte terapeutica, che verrà rivelata lungo il corso dei capitoli.
Sebbene la pratica dell'Ho'oponopono sia assolutamente semplice, non altrettanto lo è la comprensione della sua base filosofica.
Per molti lettori, alcuni dei concetti qua esposti, ed altri che verranno in seguito formulati, possono essere, in prima battuta, molto difficili da accettare o da comprendere. Altri meno, per il fatto di essere comuni ad altre conoscenze ancestrali.
Per facilitare il processo, vi suggerisco quanto segue: non credete a nulla di ciò che qua si dice, ma mettetelo in pratica senza giudicare. Vedrete che FUNZIONA.
Non solamente questo, funziona al di là della nostra comprensione. Potete non averlo compreso nella sua interezza, ma vi assicuro che se ne fate una pratica permanente, i risultati inevitabilmente verranno fuori.
Ciò nonostante, in questo caso i lettori possono contare su una guida privilegiata: l'autrice di questo libro, che vi porterà passo dopo passo attraverso i diversi aspetti di questa arte terapeutica.
Siate quindi i benvenuti, per mano di Lili, a questa affascinante avventura.
Pace, al di là di ogni intendimento.
Raúl E. Pérez
Buenos Aires, gennaio 2012
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